Grenson potenzia il proprio ecommerce grazie a BigCommerce

LA SOLUZIONE

Esprimere creatività in modo più rapido e libero

Grenson Shoes ha deciso di migrare a BigCommerce con l'aiuto di Shogun, un'azienda di gestione e personalizzazione dei contenuti. Non ha mai avuto ripensamenti al riguardo e ha adottato svariati servizi offerti da BigCommerce per garantire che il suo sito web offrisse un'esperienza di alta qualità ai clienti.

Grenson utilizza il framework di BigCommerce chiamato Stencil per sviluppare i temi che definiscono l'aspetto e il funzionamento del suo sito web, in collaborazione con l'agenzia tecnica Like Digital. Inoltre, il supporto è garantito dalla presenza dell'agenzia creativa, partner di lunga data del marchio, che ora è in grado di partire da un brief e creare o modificare una pagina seguendo un flusso di lavoro molto più rapido rispetto al passato. In precedenza, infatti, aggiungere o modificare pagine sul sito era un lavoro complicato e richiedeva un livello di competenze informatiche più avanzato rispetto a quello della maggior parte dei web designer. Ogni pagina doveva essere valutata e approvata singolarmente, mentre ora esistono un tema e un modello di design concordati che velocizzano enormemente la creazione e la pubblicazione di contenuti.

“Ora, non appena ricevono il brief, i creativi possono iniziare a lavorare subito sulle iterazioni con Shogun per ottenere l'approvazione. In questo modo il flusso del lavoro creativo è migliorato molto”, sostiene Hubbard.

Gestire i feed su canali e Paesi diversi automaticamente

Hubbard rivela inoltre di essere particolarmente colpito da Feedonomics, la soluzione per la gestione dei feed offerta da BigCommerce che permette ai commercianti di utilizzare un unico sito centrale per vendere i propri prodotti su diversi marketplace e negozi presenti sui social media. Sebbene Grenson non venda attraverso i marketplace, ha una forte presenza su canali come Google e i social media e, quindi, Feedonomics viene utilizzata per lo più per fornire feed su misura per ogni canale di ricerca e pubblicità. Hubbard attribuisce a questo strumento il merito di aver fatto risparmiare al team tempo ed energie, poiché gli addetti all'ecommerce non devono gestire manualmente altri canali.

“Avere Feedenomics come servizio gestito è fantastico perché elimina un grattacapo. È una cosa in meno di cui occuparci”, afferma Hubbard. “Possiamo concentrarci sulla vendita e la crescita, anziché chiederci come funzionerà il feed del Google Merchant Center oggi, tanto per fare un esempio."

Grenson vende le proprie calzature di alta qualità in tutto il mondo e, come per ogni rivenditore, la consegna e il reso sono elementi importanti per garantire un'esperienza piacevole al cliente. Questa è un'altra funzionalità estremamente preziosa che la piattaforma BigCommerce offre a Grenson Shoes. “Utilizziamo l'area "Il mio account" di BigCommerce per integrare le schermate di reso”, spiega Hubbard.

“Abbiamo utilizzato il livello API di BigCommerce per integrarci con la piattaforma di gestione dei nostri spedizionieri. Questo ci consente di operare attraverso il "paperless trade", sia per le spedizioni in uscita che per i resi in entrata. L'obiettivo è quello di creare un'esperienza facile e veloce per i clienti, che si adegui alle loro esigenze per quanto riguarda i punti di comunicazione, ma che sia sufficientemente nativa rispetto alle funzionalità di BigCommerce.”

Un team creato principalmente per aiutare, non per vendere

Come qualsiasi dirigente che sta per cambiare piattaforma ecommerce, Hubbard era preoccupato che il personale del partner tecnologico potesse mostrarsi pronto ad aiutare, ma avesse invece un secondo fine: vendere nuovi servizi, necessari o meno. Il team di Grenson ha scoperto con sollievo che non era questo il caso e ha trovato partner tecnologici che sanno ascoltare e si concentrano sull'implementazione di una road map condivisa.

“Non c'è una vendita aggressiva, cosa che apprezzo”, afferma Hubbard. “Non c'è niente di peggio dei venditori travestiti da account manager che, con la scusa degli incontri mensili, cercano in realtà di fare upselling".

Al contrario, i dirigenti di BigCommerce hanno fatto di tutto per rendersi utili, senza costi nascosti.

“Avevamo bisogno di ulteriori mappature di campo all'interno della nostra integrazione con Feedonomics, poiché facciamo le cose in modo leggermente diverso per quanto riguarda le immagini dei prodotti, al fine di evitare che più feed soddisfino gli standard di immagine richiesti dalle piattaforme di advertising di terze parti”, ricorda Hubbard.

“Non c'è stato un solo momento in cui abbiano tirato un grosso sospiro e ci abbiano detto che ci sarebbe costato. Semplicemente, non dovevamo preoccuparci. E il problema era risolto. Trovo che oggi questo accada piuttosto di rado con le aziende di software.”